Dal PTOF 2016 – 2019: L'istituzione scolastica garantisce il diritto all'educazione e all'istruzione degli studenti con bisogni educativi speciali nel rispetto di tutta la normativa primaria e secondaria prevista dalla Legge 5/02/1992 n. 104, dal DPR 24/02/1994, dal D.P.C.M. 23-02-2006, dalla Legge n. 170 dell'8 ottobre 2010, dal D. M. 5669 12/7/2011 (Linee Guida), dal D. M. 27/12/2012 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica” e dalla C. M. n. 8 del 6 marzo 2013 sul D. M. 27/12/2012, dalla Nota n. 2563 del 22 novembre 2013, dalle “Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati” del 18 dicembre 2014.
Le linee di intervento vengono declinate in ordine alle diverse tipologie:
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Per gli alunni con certificazione L. 104 viene predisposto il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) condiviso tra docenti e famiglie. Mediante un progetto educativo-didattico CONDIVISO, insegnanti curricolari e insegnanti di sostegno, cercano di sviluppare in modo globale i vari aspetti che rientrano nel P.E.I. di ogni alunno diversamente abile.
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Per gli alunni con diagnosi di Disturbi Specifici dell’Apprendimento (D.S.A.) è prevista una procedura progettata e concordata nel tavolo interistituzionale che prevede molteplici azioni che coinvolgono scuola, famiglia e servizi e la redazione del Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.), condiviso tra gli insegnanti e i genitori. Nel Piano si prevedono un’adeguata didattica, le modalità di verifica e gli eventuali strumenti compensativi e le misure dispensative utili nelle diverse attività. Gli strumenti compensativi e le misure dispensative sono misure e strumenti che aiutano l’alunno con D.S.A. a ridurre gli effetti del suo disturbo, predisponendo una modalità di apprendimento più adatta alle sue potenzialità, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo.
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Per gli alunni adottati si adottano buone prassi volte a individuare modalità e tempi d'iscrizione più consoni alle loro esigenze, tempi di inserimento e scelta delle classi in cui inserirli. I docenti hanno il compito di coinvolgere tutte le componenti scolastiche a vario titolo chiamate nel processo di inclusione di alunni adottati al fine di attivare prassi mirate a valorizzarne le specificità, a so- stenerne l'inclusione e a favorirne il benessere scolastico. In qualunque momento dell’anno scolastico il team docenti o il consiglio di classe, di concerto con la famiglia, ne ravvisino la necessità, si redige un P.D.P., “fermo restando che, se tra l’arrivo a scuola del minore e la chiusura dell’anno scolastico non vi è il sufficiente tempo utile per l’osservazione e la stesura del documento, la scuola dovrà comunque prevedere delle misure didattiche di accompagnamento da formalizzare nel PDP nell’anno scolastico successivo” (Linee di indirizzo...)
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Per gli alunni con le rimanenti tipologie di B.E.S. si redige un P.D.P. che definisce, monitora e documenta le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti, così come già visto per i D.S.A.
( da http://www.icroncoferraro.gov.it/piano-offerta-formativa-triennale)
In particolare si evidenzia tra le progettualità inerenti all’inclusione di alunni con Bisogni Educativi Specifici il progetto Educatori a scuola. Esso mira ad affiancare ai docenti degli educatori professionali per sostenere situazioni di disagio non certificate. Viene annualmente rinnovato con il sostegno dei Comuni nell'ambito dei rispettivi Piani per il Diritto allo studio.
PROGETTO EDUCATORE
che prevede l’ affiancamento/guida nell’attività della classe ad alunni BES con recupero/sostegno con operatori esterni alla scuola. Inoltre è presente una figura del servizio civile che supporta i bambini BES in classe.
(Piano per il diritto allo studio del comune di RONCOFERRARO )